V. A. - Il de Martino - Rivista n. 29 - 2019 . Book + CD

De Martino

V. A. - Il de Martino - Rivista n. 29 - 2019 . Book + CD

€12.90

Ivan Della Mea
Il penultimo comunista
Scritti sulla politica (1993-2009)

a cura di Antonio Fanelli e Mariamargherita Scotti

Con interventi di Francesca Chiavacci e Alessandro Portelli

"Il de Martino", n.29/2019

Per più di mezzo secolo, dalla metà degli anni cinquanta fino al 14 giugno 2009, non c’è stato un giorno della sua vita in cui Ivan Della Mea non abbia composto un testo per un articolo di giornale o per una canzone, un volantino, un comunicato stampa o una semplice email, oppure un motivo da fischiettare o uno slogan politico da intonare durante una manifestazione. Si definiva un “creativo” e un “militante comunista” ed è stato –  ne siamo ben convinti – tra i più brillanti, onesti e generosi intellettuali della sinistra italiana. Autore di canzoni politiche struggenti e di brani di lotta che sono entrati nella colonna sonora del ’68, in realtà, la sua principale attività culturale e politica è stata quella di giornalista (redattore, cronista, editorialista politico, critico musicale, narratore, biografo, ma anche recensore di libri e di dischi e autore di necrologi dedicati ad amici fraterni e compagni di strada).
Questo numero de «Il de Martino» raccoglie un’antologia degli scritti di Ivan Della Mea usciti sui quotidiani della sinistra («l’Unità», «il manifesto», «Liberazione») tra il 1993 e il 2009, con lo scopo di rileggere le trasformazioni del nostro paese attraverso lo sguardo del “penultimo comunista” che cercava con passione e creatività di coniugare la salvaguardia del patrimonio storico delle “altre Italie” con nuove sfide etiche, ambientali, civili. Un comunismo etico, poetico ed esistenziale che animava la sua sconfinata passione per la vita e per una utopica e francescana convivenza nella solidarietà fra eguali, contro ogni forma di potere, di profitto e di chiusura xenofoba e individualista. Alla guida di quella che definiva una “officina della memoria e della storia” – l’Istituto de Martino – ha provato a ricostruire giorno dopo giorno il senso profondo del nostro lavoro sulle culture popolari, la storia orale e il canto sociale, poiché, amava ripetere: "Un passato addomesticato è un presente falsato e un futuro fottuto". Un monito che attraversa i molteplici aspetti della sua produzione qui raccolti e che consideriamo una bussola utile anche per leggere i nostri tempi.

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