Materiali Sonori
ALESSANDRO BENVENUTI [ feat. Arlo Bigazzi - Marzio Del Testa - Antonio Gabellini ] - Capodiavolo.01 . CD
ALESSANDRO BENVENUTI, Capodiavolo.01 . CD Materiali Sonori . MASO CD 90148 - 8012957014827
players:
Antonio Superpippo Gabellini (chitarre)
Arlo Bigazzi (basso elettrico e acustico, basso a tinozza)
Vittorio Catalano (ciaramella, sax soprano, flauto traverso, friscaletti, marranzano)
Marzio Del Testa (batteria e percussioni)
Sergio Odori (batteria, cajon, darbuka, glockenspiele, marimba, crepitacoli)
Mino Cavallo (tiple, cuatro)
Raffaele Pinelli (organetto)
Luigi Pelli (tuba)
Alessandro Benvenuti (voce)
registrato da Azzurra Fragale
mixato da Gianluca Vaccaro
prodotto da Arlo Bigazzi
Il percorso di Alessandro Benvenuti musicista parte da lontano. La musica fu infatti la prima sua passione, e anche la prima occasione di esibizione davanti al pubblico. Tanti anni dedicati al teatro non hanno sopito questo "primo amore" riemerso in occasione del fortunato incontro, qualche anno, fa con la Banda Improvvisa. Insieme a loro Alessandro Benvenuti ha avuto l'occasione di riproporsi in qualità di cantante, prima con un progetto di cover ("Benvenuti... all' Improvvisa!"), poi con l'allestimento del concept "Storia di un Impiegato" di Fabrizio De Andrè. Parallelamente nasce il desiderio di tirare fuori dal cassetto testi e brani scritti e mai utilizzati. E soprattutto di scriverne di nuovi. Da queste canzoni, caratterizzate dallo stile di scrittura di Benvenuti (tagliente, divertente, viscerale) diventano un spettacolo. E poi questo primo disco. E' così che si propone l'artista toscano alla guida di un quintetto di "rock minimo e acustico", formato dal bassista e produttore Arlo Bigazzi (anima e direttore musicale di tutto il progetto), dalle originali chitarre di Antonio Superpippo Gabellini, dai colori etno-jazz di Vittorio Catalano e dai percussionisti Marzio Del Testa e Sergio Odori. E molti altri ospiti. E’ teatro musicale. Musica e parole. Con molti squarci autobiografici, quotidiani, e l’esaltazione di un’umanità minima e saggia.
"Il filo rosso che unisce prosa e canzoni è l'inquietudine,
che sembra diventata per tutti l'unica condizione nella quale si è costretti,
qualunque sia il nostro segno zodiacale, a vivere...".
Alessandro Benvenuti
Press:
“... La parte musicale si allinea al resto facendoci conoscere un Benvenuti inedito che canta ed interpreta in maniera eccelente le varie composizioni con tonalità che talvolta ricordano il miglior De Anbrdé. Resta da dire che la parte musicale, affidata fra gli altri ad Arlo Bigazzi, è davvero convincente...”.
Tonino Merolli – Raro febbraio 2009
"E' bello vedere le parole venire alla luce. Non che tu le abbia sapute inventare, le hai solo dissotterate dalla fossa della tua distrazione: il parquet su cui si cammina sgraziati tutti i giorni." Parola di Alessandro Benvenuti, attore, regista, drammaturgo, da qualche tempo anche cantante e autore di canzoni. Lui per la verità, su quel terreno non si muove "sgraziato", tutt'altro; così come con grazia, con leggerezza, si aggira nel campo dei sentimenti, dei ricordi. I suoi sentimenti e i suoi ricordi di una vita, fatti canzoni e testi di raccordo, sono diventati un nuovo spettacolo, che ha per titolo "Capodiavolo". [...] Si mette a nudo, Benvenuti, si addentra nel territorio delle emozioni più intime, sdrucciolevole nel momento in cui si scelga di rivelarle, di rappresentarle. E ci si muove con passo delicato, che sfiora la comicità pura, il grottesco, senza mai raggiungere l'estremo, cosi come sfiora la commozione lasciando la lacrima a metà strada tra due sorrisi. [...]
Andrea Niccolini - Corriere di Arezzo 9 novembre 2008
“In Italia, a differenza che in Francia, un attore difficilmente può assurgere al ruolo di cantante. Più per l'atteggiamento di chi ascolta o della discografia piuttosto che per una reale mancanza di artisti validi nei due ruoli. Alessandro Benvenuti tenta di sfatare questo mito negativo, o quantomeno con molta umiltà ha creato uno spettacolo dal nome Capodiavolo che può essere aprezzato non solo sul palco ma anche in cd [...] Benvenuti si muove nella sua epopea della provincia toscana già da lui descritta in teatro e al cinema: al di là delle immagini bucoliche, ci sono storie dove l'ironia deve cedere il passo alla maliconia se non al dramma. Capodiavolo è il racconto di una vita, le vicende di Incantevole caduta, Professione terza vittima, Gas e La Piccola, Cretini dentro ci fanno pensare e talvolta commuovere. Eccellenti i musicisti. Così come il risultato”.
Michele Manzotti - L'isola che non c'era