Nuovo, cellophanato
Traduzione di Bruno Fonzi
Introduzione a cura di Paolo Berinetti
La fallacia del sogno, il tormento del ricordo, la pazzia, la morte: con piglio a tratti ancora melodrammatico O’Neill scarica sui suoi personaggi i nodi di quella ‘lotta destinata all’insuccesso’ in cui vede racchiuso il senso dell’umana esistenza. Non c’è ancora la profondità e la rigogliosa essenzialità tragica delle opere maggiori. Ma il passo decisivo, tematico e formale, è già stato compiuto: davanti a O’Neill si apre la strada che lo consacrerà come il maggiore drammaturgo americano del Novecento. - dall’Introduzione di Paolo Bertinetti
n° 324 - Collezione di Teatro diretta da Paolo Grassi e Gerardo Guerrieri
1990 © Giulio Einaudi Editore