Materiali Sonori - Industrial Ölocaust Recordings
ARLO BIGAZZI . ELENA M. ROSA LAVITA - D'altronde sono sempre gli altri . CD + MC
Per questa occasione Materiali Sonori, una delle realtà più importanti della musica senza confini, si allea con Industrial Ölocaust Recordings, una delle più raffinate realtà DIY underground
CD digisleeve + C35 ferric tape
- Bruit secret 3:59
- Manrovesci 3:25
- 11° giorno: Colpo apoplettico spirituale 4:41
- Indipendenti dagli avvenimenti esterni 4:01
- The Great Enemy of Art Is Good Taste 4:31
- Ahi serva Italia di dolore ostello 3:06
- Élevage de poussière 3:50
- D’altronde sono sempre gli altri a morire 5:22
music by Elena M. Rosa Lavita & Arlo Bigazzi
mixed by Luca Giuoco
mastered by Lorenzo Moka Tommasini
produced by Luca Giuoco with Arlo Bigazzi
drawing by Monica Zeoli
artwork & layout by Rosa Lavita
© Materiali Sonori Edizioni Musicali
La passione nasce dal basso. L’incontro e la successiva collaborazione tra Elena M. Rosa Lavita e Arlo Bigazzi, entrambi appassionati del basso elettrico e delle sue varianti, arriva da un progetto discografico di Luca Giuoco, Collettivoinconscio vol. 1, dove i due partecipano ignari l’uno dell’altra.
Proveniente dall’istituto d’arte, la posizione di Elena M. Rosa Lavita verso la musica è quella di una visual artist che, dopo essersi confrontata con installazioni d’ambiente e grafica per copertine di album discografici, si è poi approcciata alla manipolazione dei suoni come fossero una trama di colori; intrecciando strutture ambient, ripetizioni minimal, soundscapes, registrazioni low-fi, fino a spingersi in ambiti concettuali, simbolici, ermetici e alchemici.
Fedele al suo modo di porsi verso la creazione musicale e di cui «le fonti ufficiali dicono che pratica piste musicali “non facilmente inquadrabili”, avendo sperimentato in ambito art rock, post progressive, ambient, folk, nella canzone d’autore a forte connotazione sociale e politica, nella musica per banda, nel jazz-rock» e con l’intrinseca curiosità di confrontarsi con gli altri, Arlo Bigazzi è rimasto incuriosito dal modo di operare di Elena e dalle sue visioni gotiche, un genere lettario amato in gioventù.
Il risultato di questo incontro è racchiuso negli otto brani proposti con D’altronde sono sempre gli altri dove, tra i vari tipo di bassi suonati dai due, si trovano combinazioni di sonorità elaborate da effetti analogici e digitali, scatole di rumori, loop, suoni campionati e soprattutto approcci diversi all'improvvisazione: certe volte introspettiva ma casuale, altre istintiva ma organizzata e inserita nel disordine creativo.
Un album incosciente dalle atmosfere non facili, ma utile agli appassionati di curiosità musicali.
Come ogni artista che prova con la propria opera a lasciare tracce del proprio percorso di ricerca, Arlo Bigazzi ed Elena M. Rosa Lavita, sebbene in apparenza distanti, con questo lavoro hanno provato a fermare la loro idea dell’essere artista oggi.
#reviews: https://www.versacrum.com