Quintauro: il nuovo disco del Michele Marini OrganicTrio per la Materiali Sonori


QUINTAURO
con
MICHELE MARINI (sax, clarinetto)
LORENZO FRATI (organo hammond, tastiere, cori)
EMILIANO BARRELLA (batteria, percussioni)
&
RICCARDO TESI (organetto diatonico)
NICOLÒ BOTTASSO (violino)
MAURIZIO GERI (chitarra)
ELIAS NARDI (oud)
SIMONE BOTTASSO (organetto)
DANIELE DONADELLI (fisarmonica, accordina)

Secondo disco per il Michele Marini OrganicTrio: è Quintauro, nuova opera con undici inediti a firma Marini e Frati, proiettata in un continuum temporale che la promuove degna erede del precedente lavoro Changemood.

Ecco che ricomincia un nuovo viaggio attorno al mondo: con Kapricorn e il duo Bottasso siamo catapultati in terra d'Irlanda dove appare offuscata l'immagine di una donna guerriera coperta di rosso mantello con occhi di falco, a galoppo di Spirit, ombromanto candido e dorato alla scoperta di prati e brughiere vestiti di velluto smeraldo.

Non concedono tregua all’ascolto Funky Monkey, dal ritmo vibrante ed energico, e Quintauro, traccia che presta il titolo all'album e ispira a un mondo mitologico e mediterraneo che fa da sfondo a combattimenti di tauromachia praticati nelle antiche civiltà minoico-micenee.

Approdiamo quindi nei Paesi dell'Africa settentrionale, dove l'incontro con la sensuale Samirah ci fa apprezzare i movimenti rotatori e sinuosi della danza del ventre, per poi avvolgerci in una spirale di note, con Riccardo Tesi all'organetto ed Elias Nardi all'oud, in odori di incenso al sandalo ed Hennè.

Ricco di simulacri autobiografici questo nuovo disco, melanconici e fiabeschi: in Gemini-Stay affiora alla memoria una mamma dolce e comprensiva nell'atto di cantare quella ninnananna mai dimenticata, mentre nel valzer Maurina, un 3/4 cadenzato dalla chitarra manouche di Maurizio Geri e dalla fisarmonica di Daniele Donadelli, le orme stanche di un tempo lontano, tracciate dalle nonne di Michele, sono oggi percorse da sentieri di nuove generazioni. 

Chiudono il cerchio immaginifico MarkNeapolis e Aquarius, tre composizioni che appaiono come vividi spruzzi di colore sulla tela. La prima, in particolare, vuole trasmettere tutta la forza possibile a un fratello la cui vita ha deciso di togliere ogni forma di normalità, mentre le altre due sono dedicate alle tinte romantiche e generose della città partenopea e alla calma apparente e ovattata di un elemento primordiale per eccellenza: quello dell'acqua.

Dania Meoni


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