ORIENTOCCIDENTE 2020:
IL FANTASIOSO (MA NON TROPPO)
DIZIONARIO INESISTENTE
DI STEFANO MASSINI.
Martedì 4 agosto, alle ore 21,30, in piazza Masaccio a San Giovanni Valdarno, il festival Orientoccidente propone un altro straordinario appuntamento: lo scrittore Stefano Massini racconterà il suo “Dizionario inesistente”. Drammaturgo di fama internazionale, Massini ha al suo attivo la pubblicazione di molti libri di successo e importanti allestimenti teatrali, in particolare il romanzo "L’interpretatore dei sogni” del 2017 e il best seller "Qualcosa sui Lehman” del 2016, libro che è stato portato in scena sotto la regia di Luca Ronconi e con il quale Massini ha ricevuto importanti riconoscimenti (premio Selezione Campiello, premio SuperMondello, premio De Sica e ora il Prix Médicis e il Prix Meilleur Livre Étranger in Francia). Ha collaborato più volte con Enrico Fink come per “Sul lavoro fondata” (trasmessa il 1° Maggio su Rai 5) e per lo spettacolo “Occident Express” con Ottavia Piccolo e l’OMA (con musiche pubblicate da Materiali Sonori). Ha raggiunto una rilevante celebrità con i suoi racconti in televisione a Piazzapulita su La7 e come firma del quotidiano La Repubblica.
Attacismo, caransèbico, quèstico, zeissiano… sono solo alcune dei termini che costellano il suo "Dizionario inesistente". Ma non ha senso affrettarsi a cercare il significato di queste parole: non si può trovare in nessun vocabolario, per il semplice fatto che non esistono: “le ho create io, e non per scelta, per necessità…"
E anche se le 21 parole presenti in questo speciale dizionario sono completamente inventate, non sono inventati gli stati d’animo che queste definiscono: un sorprendente catalogo di umanissime sfumature delle nostre emozioni. Da una carrellata di personaggi reali Massini crea un ventaglio di nuovi sostantivi, verbi, aggettivi, talmente efficaci da farti venir subito voglia di usarli nel parlare quotidiano. Ed ecco dunque sfilare l’inventore della penna a sfera László Biró (da cui birismo), i tenaci guerriglieri cileni Mapuche (che porteranno al verbo mapuchare), ma anche mostri sacri come Leonardo e Galileo, Leopardi e Kafka, passando per nobili del Seicento e miniere sudafricane, instancabili bugiardi e scienziati camerieri.
a cura del Comune di San Giovanni Valdarno - Assessorato alla Cultura
L’ingresso è libero. Inizio ore 21.30 .
POSTI LIMITATI > PER PRENOTARE: 055.9120363 - 377.4494360 - 370.3625819
* la sedicesima edizione del festival Orientoccidente ritorna a Loro Ciuffenna giovedì 6 agosto con Flame Parade, in un progetto speciale acustico, nel magnifico scenario del giardino della Pieve di Gropina. Il festival continua, a San Giovanni, per tutti i lunedì di agosto fino a settembre con gli appuntamenti di La Nostra Memoria Inquieta, la rassegna di film in pellicola, questa volta con proiezioni nei quartieri di Fornaci, Oltrarno e Ponte alle Forche-Porcellino. Mercoledì 26 agosto, a San Giovanni Valdarno, ancora spettacolo dal vivo “Toscanacci” di e con Paolo Hendel, Riccardo Goretti, Andrea Kaemmerle. Nell’ambito del festival, venerdì 28 agosto, a Terranuova Bracciolini, a cura di Simone Baldini Tosi verrà riproposta la seconda edizione di Terra Yoga – Giornata per la Pace e la Consapevolezza.
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ORIENTOCCIDENTE 2020
culture e musiche migranti
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